Pubblicati sull’International Journal of Environmental Research and Public Health i risultati dell’Indagine AMICI Onlus sui costi indiretti della malattia

AMICI Onlus, grazie alla disponibilità e partecipazione attiva di ben 2526 pazienti, ha condotto un’indagine relativa ai costi indiretti delle MICI, le spese di malattia sostenute dai pazienti.

Quest’indagine svolta in collaborazione con Altems, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma - la prima in Italia condotta su iniziativa di un'associazione dei pazienti con un campione così vasto - ha prodotto delle evidenze, riprese anche da riviste scientifiche internazionali come l'International Journal of Environmental Research and Public Health.

Lo sforzo della comunità pazienti, unito alle competenze di professionisti come Matteo Ruggeri (Istituto Superiore di Sanità) Carlo Drago (Facoltà di Economia, Università Niccolò Cusano, Chiara Cadeddu e Alessandro Armuzzi (Università Cattolica del Sacro Cuore,Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS) e Marco Marchetti (Istituto Superiore di Sanità) ha messo in evidenza come alcuni variabili incidano sulla probabilità di sostenere delle spese indirette correlate alle MICI. 

I pazienti provenienti da regioni a basso reddito e a basso rendimento avevano maggiori probabilità di sostenere spese indirette > 0 (99%). 

I risultati indicano che gli aumenti dei costi indiretti potrebbero essere considerati come una risposta dei pazienti volta a compensare le carenze e le inefficienze nelle offerte del Sistema Sanitario Nazionale, quali per esempio la mancanza di Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale nella Regione di residenza.

Inoltre, l’indagine suggerisce come l’aumento dei costi indiretti nei pazienti affetti da MICI possa essere un indicatore di cattiva qualità di cura e dell’iniquità nell’erogazione delle prestazioni sanitarie.

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