Alcuni pazienti affetti da malattia di Crohn vengono sottoposti ad un intervento chirurgico in cui il passaggio tra intestino tenue e colon è stato rimosso. Questo intervento è chiamato resezione ileocolica. Tuttavia, questo intervento non è una soluzione permanente per la malattia di Crohn. In molti casi, vediamo nuove lesioni endoscopiche che si sviluppano alla nuova connessione tra l'intestino tenue e il colon. A seconda della gravità, queste lesioni possono causare nuovi disturbi e complicazioni per i quali può essere necessario un nuovo intervento.
Al momento, non è chiaro quale sia l'approccio migliore per prevenire lo sviluppo di disturbi collegati alla malattia di Crohn dopo la resezione. Dobbiamo iniziare immediatamente la terapia biologica dopo la resezione, o possiamo attendere l'inizio della terapia fino a una prima valutazione endoscopica e iniziare La terapia biologica solo in pazienti con chiara recidiva endoscopica? Entrambe le opzioni sono attualmente utilizzate nella pratica clinica quotidiana. Tuttavia, non è ancora chiaro quale sia l'approccio migliore per quanto riguarda i risultati clinici, i possibili eventi avversi, la qualità della vita e i costi per la società.
Entrambi gli approcci saranno confrontati nello studio SOPRANO CD. Se un approccio non è inferiore all'altro, il trattamento personalizzato per il singolo paziente dovrebbe avere la preferenza in futuro e l'inizio immediato di costose terapie biologiche (con effetti collaterali potenzialmente dannosi) sarebbe applicato meno frequentemente nella pratica clinica. In questo momento, questo studio è in corso in tre ospedali italiani:
1. Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi, Firenze
2. IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano
3. IRCCS De Bellis, Castellana Grotte
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito https://sopranocd-be.webnode.be/it/