Covid-19 ma non solo. Come assicurare terapie e assistenza a domicilio

Intervista a Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Onlus, e Marco Daperno, Segretario Generale di IG-IBD 

L'articolo di Formiche.net, evidenzia quanto già detto in questi giorni dai massimi esperti in IBD e dai vertici di AMICI Onlus in tema di Coronavirus e Malattie Infiammatorie croniche intestinali:

“Se posso infrangere il muro della preoccupazione, vorrei introdurre una visione positiva, anzi resiliente, della realtà. Partendo dall’assunto base che questa esperienza ci segnerà a vita, dobbiamo accoglierla e metabolizzarla come un’opportunità di riscatto dalla nuova forma di decadentismo che l’umanità sta attraversando...
È veramente sorprendente come l’Italia stia reagendo positivamente a questa crisi, e dell’enorme potenziale che ne scaturisce quando collaboriamo tutti uniti verso un unico obiettivo. Nello stesso tempo, sorge spontanea una domanda: perché, in quanto comunità, pazienti, cittadini, aziende e Istituzioni, dobbiamo attendere che ci sia un pericolo di sterminio collettivo per attivarci verso una collaborazione sinergica per risolvere i problemi? -Salvo Leone, Direttore Generale AMICI Onlus
Rispetto al trattamento terapeutico, nel caso di pazienti che assumono immunosoppressori o farmaci biologici, il pericolo di contagio è ancora più forte? 
Ad oggi non abbiamo evidenze scientifiche che ci suggeriscono che l'utilizzo di immunosoppressori o farmaci biologici aumentino il pericolo di contagio, ma ovviamente è possibile che l’utilizzo di farmaci biologici e delle terapie immunosoppressive riducano le difese immunitarie, dunque potrebbero determinare un impatto maggiore del virus. Non è consigliabile però l’interruzione degli stessi perché potrebbe causare stati di infiammazione peggiori che richiederebbero un ricovero.” - Marco Daperno, Segretario Nazionale IG-IBD

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