La giunta regionale dell’Abruzzo, accogliendo una proposta dell’assessore alla Programmazione Sanitaria Silvio Paolucci, ha dato il via libera al percorso diagnostico terapeutico assistenziale per le Malattie infiammatorie croniche dell’intestino.
Si tratta di un importante passo in avanti che consentirà di offrire agli oltre 5 mila pazienti abruzzesi che convivono con la malattia di Crohn o la colite ulcerosa cure migliori e trattamenti mirati.
Il ruolo dei PDTA è quello di assicurare una presa in carico a 360° del paziente con MICI a partire dalla diagnosi e strutturare dei percorsi multidisciplinari di terapia basati sulla sinergia tra le diverse professionalità sanitarie coinvolte nel trattamento delle patologie.
In Abruzzo l’approvazione dei PDTA avrà come obiettivo quello di risolvere la frammentazione dei servizi sanitari e di ridurre significativamente il gap tra ospedale e territorio promuovendo la continuità assistenziale, sviluppando la collaborazione tra gli operatori sanitari nell’ottica di ridurre i tempi di diagnosi e di assicurare una qualità di cura sempre più elevata.
Per i pazienti abruzzesi si aprono così nuovi orizzonti e la possibilità di accedere a percorsi strutturati ed efficienti senza essere costretti a spostarsi fuori regione per visite, trattamenti e ricoveri. "L’approvazione dei PDTA in Abruzzo segna un punto di svolta perché un’altra regione riconosce la necessità di dotarsi di questi strumenti, approvati nella Conferenza Stato-Regioni già da due anni – dichiara Enrica Previtali, presidente di AMICI Onlus – la speranza è che tutte le regioni possano dotarsi dei PDTA per organizzare al meglio l’assistenza terapeutica alle persone con MICI, ponendo fine così a una frammentazione che penalizza la qualità di vita e di cura dei pazienti ed evitando la mobilità terapeutica tra le regioni, perché chi soffre di queste patologie ha tutto il diritto di essere assistito e curato nel proprio territorio, senza dover sostenere costi e disagi ulteriori"