In un periodo storico nel quale si rende necessaria l’ottimizzazione delle risorse a disposizione, la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale passa anche attraverso la razionalizzazione della spesa farmaceutica.
I farmaci biosimilari, in un’area terapeutica come quella delle malattie infiammatorie croniche intestinali (Malattia di Crohn e Colite Ulcerosa), dove i farmaci biotecnologici a disposizione non sono al momento tantissimi, rappresentano un’alternativa di cura in più per il medico e per i pazienti per i quali il fallimento della terapia biologica spesso coincide con frequenti ricoveri e nei casi più gravi con il ricorso alla chirurgia, garantiscono una possibilità di risparmio visto il costo inferiore rispetto ai farmaci originatori e possono liberare risorse da utilizzare per i nuovi farmaci ad alto costo in arrivo per il trattamento di queste malattie.
AMICI in collaborazione con IG-IBD, la Società Scientifica Italiana di riferimento per lo studio e la cura di queste patologie, ha messo a punto un breve questionario per valutare la percezione del paziente relativamente all’utilizzo dei farmaci biosimilari e biotecnologici. Un grazie ai 1749 pazienti che hanno compilato il questionario. A breve renderemo noti i risultati