La causa esatta della Colite Ulcerosa è sconosciuta.
L’ipotesi più accreditata è che l’infiammazione intestinale che si automantiene nel tempo insorga in soggetti geneticamente predisposti, innescata da uno o più fattori ambientali probabilmente presenti nel tubo digerente (batteri della flora intestinale o antigeni di origine alimentare).
Fattori di rischio
I fattori di rischio possono includere:
Età: la Colite Ulcerosa di solito inizia prima dei 30 anni, ma può verificarsi a qualsiasi età e alcune persone possono non sviluppare la malattia fino a dopo i 60 anni.
Razza o etnia: anche se i bianchi hanno un più alto rischio di malattia, può verificarsi in qualsiasi razza. Gli ebrei Ashkenazi per esempio hanno un rischio ancora più elevato.
Storia famigliare: il rischio è più elevato se si ha un parente di primo grado, come un genitore, fratello o figlio, con la malattia.
Uso di isotretinoina: l’isotretinoina è un farmaco a volte usato per trattare l’acne o cicatrici da acne. Alcuni studi suggeriscono che è un fattore di rischio per IBD, ma una chiara associazione tra Colite Ulcerosa e Isotretinoina non è stata stabilita.
La Colite Ulcerosa colpisce circa lo stesso numero di donne e uomini.
Sintomi
La tipologia e la severità dei sintomi sono in relazione alla gravità dell'infiammazione e del tratto del colon interessato.
Si possono avere i seguenti segni e sintomi:
Diarrea ricorrente, con sangue e/o muco anche notturna;
Dolore addominale che spesso si risolve o migliora dopo l’evacuazione;
Tenesmo rettale (frequente stimolo all’evacuazione);
Sanguinamento rettale (riscontro di piccole quantità di sangue nelle feci);
Urgenza con difficoltà a trattenere lo stimolo defecatorio ed evacuazione di piccolo volume;
Incapacità di defecare nonostante urgenza;
Perdita di peso;
Affaticamento generale;
Febbre ricorrente (T< 38°C);
Artralgie;
Nei bambini, rallentamento o mancanza di crescita.
Il decorso è tipicamente cronico ricorrente ossia caratterizzato dall’alternarsi di fasi di benessere e periodi di riacutizzazione.
La cronicità della malattia non esclude che i pazienti possano godere di un periodo prolungato di benessere, ma sicuramente implica che la fase acuta di infiammazione possa ricomparire.
Quando contattare il medico
Si consiglia di contattare il medico se si verifica un cambiamento persistente e ricorrente nel tempo delle abitudini intestinali o se si hanno segni e sintomi quali:
Dolore addominale;
Sangue nelle feci;
Diarrea duratura che non risponde a farmaci anti diarroici;
Diarrea notturna;
Una febbre ricorrente senza una causa apparente.