Resilient Mothers | Live Streaming martedì 21 luglio 2020

Le mamme si prendono cura della vita, noi ci prendiamo cura delle madri

Martedì 21 luglio 2020 alle ore 17.00 si terrà l’evento live streaming di presentazione del progetto un Resilient Mothers. Il progetto nasce con l’obiettivo di seguire il percorso delle gestanti e delle neo-mamme affette da Malattie Infiammatorie Croniche dell'intestino e di favorire una maggiore consapevolezza sul tema della maternità, gravidanza, allattamento e altri aspetti correlati per questa tipologia di pazienti.

Sarà possibile seguire in contemporanea su quattro diverse piattaforme e rivolgere domande ai relatori, senza scaricare nessun software e senza inserire password: 

Youtube | https://bit.ly/Youtube-RM 

Facebook | https://bit.ly/Facebook_RM 

Twitter | https://twitter.com/amiciibd  

Slido | https://bit.ly/Slido-RM

Programma:

17.00 | Video trailer Resilient mothers

17.01 | Introduzione Davide Integlia, ISHEO 

17.03 | Saluti Enrica Previtali, Presidente di AMICI Onlus e Marco Daperno, Segretario Generale IG-IBD

17.10 | Il progetto Resilient mothers Chiara De Marchi, AMICI 

17.20 | Moderazione: Enrica Previtali, AMICI e Francesca Di Giuseppe, ISHEO

  • Gionata Fiorino | Professore Associato presso Dipartimento di Scienze Biomediche, Humanitas University, Pieve Emanuele, Milano 
  • Marco Daperno | Segretario Generale IG-IBD
  • Alessandro Armuzzi | Professore presso Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Fondazione Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Università Cattolica Roma
  • Aurora Bortoli | Medico gastroenterologo, Fondazione IBD Onlus Piemonte 
  • Giorgia Bodini | Ricercatore Universitario, Cattedra di Gastroenterologia, Università di Genova, IRCCS Ospedale Policlinico San Martino 

17.45 |Domande & Risposte 

17.55 |Racconti di mamme Moderazione: Chiara De Marchi, AMICI 

18.20 | Moderazione: Enrica Previtali, AMICI e Francesca Di Giuseppe, ISHEO

  • Chiara Ricci | Professore Associato in Malattie dell'Apparato Digerente, Università degli Studi di Brescia, SSVD Gastroenterologia, Spedali Civili di Brescia 
  • Alessandra Tongiorgi | Psicologa, Componente del Comitato Medico Scientifico AMICI
  • Simona Radice | IBD nurse-study nurse, Humanitas Research Hospital 
  • Ambra Ciliberto | Dietista presso Istituto Clinico Sant’Ambrogio e Policlinico San Donato, Milano 

18.45 | Domande & Risposte 

18.55 | Conclusioni 

Enrica Previtali e Chiara De Marchi, AMICI e Marco Daperno, Segretario Generale IG-IBD 

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Informazioni

Resilient Mothers è un progetto di AMICI Onlus, Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, realizzato in collaborazione con ISHEO, azienda specializzata in sintesi di evidenze e valutazioni di tipo economico e sociale in campo sanitario, e firmato dalla fotografa Chiara DeMarchi, ideatrice del progetto Invisible Body Disabilities. Nasce dalle due esperienze di maternità di Chiara, la quale ha lottato molto a causa della malattia, la rettocolite ulcerosa e vuole, unire le voci delle donne e delle madri che sono affette da malattie infiammatorie croniche intestinali e sensibilizzare riguardo a queste tematiche grazie alla raccolta di testimonianze, pensieri ed esperienze delle partecipanti, raccontate in fotografie artistiche e video riprese.

Obiettivi del progetto

Resilient Mothers ha dunque l’obiettivo di seguire il percorso delle gestanti e delle neo-mamme affette da MICI e di favorire una maggiore consapevolezza sul tema della maternità, gravidanza, allattamento e altri aspetti correlati per questa tipologia di pazienti.

Il progetto – sviluppato con il supporto scientifico e organizzativo di ISHEO Srl, azienda specializzata in valutazioni in campo sanitario e con una esperienza pluriennale nella conduzione di corsi di formazione e realizzazione di progetti a supporto delle associazioni di pazienti - vedrà l’organizzazione di un Advisory Board costituito da esperti sul tema (gastroenterologi, psicologi, ginecologi) nel corso del quale verranno messi a punto strumenti di informazione da diffondere tra le pazienti con MICI in età fertile al fine di renderle consapevoli e fornire loro le indicazioni necessarie prima di affrontare il percorso della gravidanza e della maternità. 

Se da un lato il progetto vuole celebrare il miracolo della nascita, inneggiando alla potenza femminile, dall’altro si prefigge l’obiettivo di:
-tranquillizzare e rendere consapevoli le future mamme
-informare riguardo la compatibilità farmaco-allattamento e farmaco-gravidanza;
-essere dalla parte delle mamme che non riescono ad allattare al seno o che non riescono ad avere una gravidanza fisiologica a causa di malattia/terapie farmacologiche;
-supportare nella eventuale depressione post-parto dovuta anche alle ricadute;
-favoreggiare parti più rispettati e meno traumatici che possono portare a forti recidive della malattia; 
-non far perdere le speranze a chi decide di affrontare una gravidanza pur avendo subito uno o più interventi o essendo portatrici di stomia; 
-sensibilizzare riguardo le MICI e far comprendere le difficoltà che una futura mamma o neo-mamma deve affrontare ogni giorno; creare una rete di supporto, condivisione e connessione positiva.

Gli strumenti

Attraverso la fotografia, mezzo di comunicazione immediato, che lascia trasparire emozioni e racconta i percorsi di vita di una persona congelando una serie di attimi, si compie l'opera maggiore di sensibilizzazione a supporto del progetto. Chiara, inoltre, ha pensato di unire alle immagini alcune video interviste che possano dare voce alle donne e alle madri.

Chi può partecipare?

Il progetto è dedicato a donne, madri e future madri che hanno il piacere di raccontare e condividere il loro percorso di maternità con una MICI, che vogliono celebrare il proprio corpo nonostante la stanchezza e i segni visibili e non, causati dalla malattia, per ricordare quanto si è lottato e quanto si è anche vinto, essere un esempio di speranza e coraggio lasciando un messaggio positivo per le future generazioni fatto di resilienza, rinascita e consapevolezza.

Per maggiori info visita il sito Invisible Body Disabilities 

[Clicca qui] per scaricare la brochure