Resilient Mothers è il nuovo progetto di AMICI Onlus, Associazione Nazionale per le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino, realizzato in collaborazione con ISHEO, azienda specializzata in sintesi di evidenze e valutazioni di tipo economico e sociale in campo sanitario, e firmato dalla fotografa Chiara DeMarchi, ideatrice del progetto Invisible Body Disabilities. Nasce dalle due esperienze di maternità di Chiara, la quale ha lottato molto a causa della malattia, la rettocolite ulcerosa e vuole, unire le voci delle donne e delle madri che sono affette da malattie infiammatorie croniche intestinali e sensibilizzare riguardo a queste tematiche grazie alla raccolta di testimonianze, pensieri ed esperienze delle partecipanti, raccontate in fotografie artistiche e video riprese.
Obiettivi del progetto
Resilient Mothers ha dunque l’obiettivo di seguire il percorso delle gestanti e delle neo-mamme affette da MICI e di favorire una maggiore consapevolezza sul tema della maternità, gravidanza, allattamento e altri aspetti correlati per questa tipologia di pazienti.
Il progetto – sviluppato con il supporto scientifico e organizzativo di ISHEO Srl, azienda specializzata in valutazioni in campo sanitario e con una esperienza pluriennale nella conduzione di corsi di formazione e realizzazione di progetti a supporto delle associazioni di pazienti - vedrà l’organizzazione di un Advisory Board costituito da esperti sul tema (gastroenterologi, psicologi, ginecologi) nel corso del quale verranno messi a punto strumenti di informazione da diffondere tra le pazienti con MICI in età fertile al fine di renderle consapevoli e fornire loro le indicazioni necessarie prima di affrontare il percorso della gravidanza e della maternità.
Se da un lato il progetto vuole celebrare il miracolo della nascita, inneggiando alla potenza femminile, dall’altro si prefigge l’obiettivo di:
-tranquillizzare e rendere consapevoli le future mamme
-informare riguardo la compatibilità farmaco-allattamento e farmaco-gravidanza;
-essere dalla parte delle mamme che non riescono ad allattare al seno o che non riescono ad avere una gravidanza fisiologica a causa di malattia/terapie farmacologiche;
-supportare nella eventuale depressione post-parto dovuta anche alle ricadute;
-favoreggiare parti più rispettati e meno traumatici che possono portare a forti recidive della malattia;
-non far perdere le speranze a chi decide di affrontare una gravidanza pur avendo subito uno o più interventi o essendo portatrici di stomia;
-sensibilizzare riguardo le MICI e far comprendere le difficoltà che una futura mamma o neo-mamma deve affrontare ogni giorno; creare una rete di supporto, condivisione e connessione positiva.
Gli strumenti
Attraverso la fotografia, mezzo di comunicazione immediato, che lascia trasparire emozioni e racconta i percorsi di vita di una persona congelando una serie di attimi, si compie l'opera maggiore di sensibilizzazione a supporto del progetto. Chiara, inoltre, ha pensato di unire alle immagini alcune video interviste che possano dare voce alle donne e alle madri.
Chi può partecipare?
Il progetto è dedicato a donne, madri e future madri che hanno il piacere di raccontare e condividere il loro percorso di maternità con una MICI, che vogliono celebrare il proprio corpo nonostante la stanchezza e i segni visibili e non, causati dalla malattia, per ricordare quanto si è lottato e quanto si è anche vinto, essere un esempio di speranza e coraggio lasciando un messaggio positivo per le future generazioni fatto di resilienza, rinascita e consapevolezza.
Per maggiori info visita il sito Invisible Body Disabilities
Ottobre 2019