Campagna ALLEAMICI - Come sconfiggere le Infezioni Correlate all’Assistenza?

“ANCHE LA FIDUCIA E’ CONTAGIOSA”

E’ questo il messaggio chiave della Campagna sulle ICA. 
AMICI Onlus promuove così una nuova consapevolezza per affrontare i rischi tutti uniti, ossia chi necessita di una cura e chi della cura ne ha fatto una professione, una missione. Uniti in un'alleanza forte e trasparente. L’obiettivo spiega anche la simbologia del logo utilizzato per la Campagna ALLEAMICI in cui sono 4 i protagonisti di questa sfida: le Istituzioni, i Direttori Generali degli Ospedali, i Pazienti e i Clinici.

Enrica Previtali, Presidente dell’Associazione Nazionale  AMICI Onlus, spiega che: “Il problema è in gran parte dovuto alla mancanza di informazioni sulla prevenzione delle ICA e sulla insufficiente attenzione da parte delle strutture sanitarie. Per questo motivo AMICI Onlus ha deciso di promuovere una Campagna informativa sulle ICA”. 
“La nostra Campagna si rivolge quindi a tutte le persone affette da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali  che sono prevalentemente immunodepresse e di conseguenza a forte rischio ma, alla luce della epocale pandemia per Covid-19, anche a tutta la popolazione italiana fragile per età o perché soffre di altre patologie”. 

Salvo Leone, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale AMICI Onlus e Presidente E.F.C.C.A. (European Federation of Crohn’s and Ulcerative Colitis Associations) sottolinea che “la Campagna contro le ICA di AMICI Onlus è volta a sensibilizzare i cittadini attraverso un processo virtuoso che coinvolgerà tutti gli attori, con molteplici ricadute positive. La campagna prevede, tra le principali attività: 
-la realizzazione di materiali informativi per i pazienti e migliaia di opuscoli e locandine distribuite nei maggiori Centri Ospedalieri;
-la pubblicazione di una ricerca con il coinvolgimento di medici, infermieri e dirigenti ospedalieri per ottenere il loro prezioso punto di vista sulla questione;
-la stesura un documento esplicativo in cui si chiariscano quali informazioni deve fornire un professionista della sanità al paziente prima di effettuare una prestazione e quali procedure deve seguire al fine di limitare il rischio di ICA”.